[NEWS] Omicidio Rea: su un vecchio computer di Parolisi spuntano foto hard e chat con i trans

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  1. The Zel
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    Un computer da cui spuntano foto hard e contatti con trans. E’ l’ultima ‘puntata’ della vicenda parallela all’omicidio di Melania Rea che vede sempre protagonista il caporalmaggiore Salvatore Parolisi, vedovo della mamma 28enne uccisa a Ripe di Civitella il 18 aprile di un anno fa.


    Il militare, a processo con l’accusa di omicidio aggravato dal vincolo di parentela e dalla crudeltà, è tornato ancora alla ribalta per questi ‘pruriginosi contatti’ scoperti nella memoria di un vecchio pc portatile, consegnato dalla famiglia Rea al proprio perito di parte, la criminologa Roberta Bruzzone, per essere analizzato. Un computer che non funzionava più e che Salvatore e Melania avevano sostituito nel 2009 con quello poi trovato in casa della famiglia a Folignano e che è stato acquisito dagli inquirenti.
    Un ferro vecchio, insomma, lasciato a Somma Vesuviana a casa dei genitori di Melania che, qualche tempo fa, si sono ricordati della sua esistenza. E così hanno deciso di farne analizzare il contenuto. Ecco qui allora spuntare contatti con una chat di scambisti e nuove foto dello stesso tenore. Alcune ritraggono un riconoscibile Salvatore in mimetica. Altre, ben altro. Ossia, parti intime maschili. Sono foto inviate o ricevute da Salvatore? E’ lui il protagonista? Particolari ancora al vaglio dei periti di parte che, se non utili ai fini del processo per omicidio, possono aiutare, secondo la parte civile, a delineare la personalità dell’imputato. E, oltre alle chat erotiche ‘ufficiali’, il caporalmaggiore sembra avesse utilizzato quel pc, fino al 2010, anche per scambiare foto osè ed effusioni on line, proprio dalla casa di Melania, con la sua amante Ludovica.


    Una perizia che parla chiaro, secondo l’avvocato della famiglia Rea Mauro Gionni, ma che probabilmente non arriverà in nessuna aula di tribunale. Il processo a carico di Parolisi, lo ricordiamo, si celebra infatti con il rito abbreviato: ciò significa che, ai fini di un giudizio, verranno utilizzate le prove raccolte in fase di indagini preliminari. Qualora però il Gup Tommolini accetti la perizia presentata dal perito della difesa Reali sempre inerente le ‘frequentazioni telematiche’ del caporalmaggiore, l’avvocato della parte civile potrebbe chiedere che venga acquisita anche quest’ultima documentazione. «Per il momento però — chiarisce l’avvocato Gionni — ci basta quanto accertato dai Ros».


    Ieri mattina, intanto, l’avvocato Nicodemo Gentile ha fatto visita in carcere a Castrogno a Parolisi, per saperne di più proprio su queste nuove foto. «Il mio assistito — le parole di Gentile — afferma che quelle foto non ritraggono lui». La battaglia va avanti, insomma. E questa mattina verrà presentata ufficialmente dalla parte civile la consulenza relativa al Dna trovato nella bocca di Melania.

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