Un minuto di silenzio

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  1. Roxas Bonfry
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    Steve jobs è morto

    A noi piace ricordarlo così. Giovane, capellone, con la faccia da schiaffi e il sorriso storto di chi la sa lunga, lunghissima… Ci piace ricordarlo mentre ci invita (con l’audace innocenza del diavolo tentatore) a mordere la mela, la sua Apple, il sogno, il lavoro di tutto una vita, e non per il denaro, ma per la gloria, per la visione, perché qualcuno scrivesse -un giorno- queste esatte parole: è morto l’uomo che ha cambiato il mondo. Non l’unico -certo- ma uno dei pochi. E sfido chiunque, anche i più acerrimi detrattori di Jobs, a dire che l’ex CEO di Apple non ha ridisegnato lo stile di vita, i gusti e le tendenze del pianeta con le sue invenzioni.

    I suoi guizzi ci hanno portato ad ascoltare la musica in modo diverso (qualcuno di voi ricorda i lettori cd portatili? Ecco, li ha uccisi lui), a telefonare in modo diverso (molto presto il cellulare tradizionale sarà un lontano ricordi per tutti), ha incantato masse adoranti con i suoi computer, i suoi Macbook… ha costruito un vero e proprio culto religioso, ha ispirato milioni di persone solo con la forza delle parole. Il suo Stay hungry Stay foolish è diventato il mantra del nuovo millennio e in queste more milioni di persone hanno deciso di farne il proprio stato su Facebook, di condividere il celeberrimo discorso alla Stanford University.

    Un uomo così va salutato degnamente. E anche se lo si ritiene un “nemico” gli va concesso l’onore delle armi. Perché Jobs era un fierissimo combattente e merita una grande uscita di scena.

    Ecco perché non è questo il momento di giocare a fare quelli fuori dal coro, quelli che si distinguono dalla massa rifiutandosi di riconoscere che la specie umana ha subito una perdita, come le milioni di perdite che subisce ogni maledettissimo giorno nell’indifferenza di chi resta vivo, è vero, ma Steve Jobs ha vissuto un’esistenza votata alla gloria, alla rivoluzione tecnologica e culturale, al desiderio di andare oltre tutto quanto esisteva… Una vita sotto i riflettori. E ora che i riflettori si spengono, è lecito avvertire l’approssimarsi di un vuoto.

    Oggi salutiamo Steve Jobs, ricordiamo la sua vita, rendendo onore alla sua morte.

    Addio Steve, che non sei l’uomo più ricco del cimitero, ma hai creato qualcosa di meraviglioso. Puoi riposare sereno.

    Addio Steve, che hai amato il tuo lavoro fino alla fine.

    Addio Steve, che non ti sei fatto intrappolare dai dogmi, non hai seguito, hai indicato una via.

    Addio Steve, che hai seguito con coraggio ogni intuizione.

    Addio Steve, che ci hai insegnato a essere affamati e folli.

    Addio. :piango:
    Fonti Tech fan page



    Ora vorrei dire un paio di cose anche io:
    Il nostro amico,nella sua vita ha reso l'Apple come la migliore azienda iTech nel mondo,non era ancora pronto per morire,perché lui a contribuito per dare alla Apple questa nomina.Lui prima di morire ci ha donato gli ultimi modelli creati da lui che arriveranno in italia fra un mese :l Iphone 5 e l'Ipad 3.Ora dopo questo tragico episodio ,non si sapra a chi andra il titolo che Steve ha lasciato,io spero che sia uno del suo stesso livello.
    Grazie per Essere esistito Steve :piango:
     
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0 replies since 6/10/2011, 12:56   35 views
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